Con l’arrivo della bella stagione, le mie api hanno iniziato a bottinare, e sono ansioso di potervi offrire la loro produzione!
Quest’anno… novità in arrivo, a partire dalle nuove etichette!
Non vedo l’ora di riempire i barattoli!
Ecco i tipi di miele che produco, disponibili nei barattoli da 500 g e da 1 kg:
MIELE DI ACACIA
E’ una delle varietà più apprezzate per il suo gusto delicato. Il polline utilizzato dalle api appartiene ai fiori di Robinia Pseudoacacia L., pianta appartenente alla famiglia delle Mimosacee. Come tutte le tipologie di miele mono floreali, risulta soggetto alle particolari condizioni climatiche di ciascuna annata.
Il colorito è molto chiaro, variando da un giallo molto tenue al paglierino. Questo si verifica allo stato liquido, che riguarda buona parte del periodo di conservazione, grazie all’alta percentuale di fruttosio. Il profumo è vagamente floreale, mentre il sapore risulta dolce senza un particolare livello di acidità.
USO E ABBINAMENTI IN CUCINA
Il miele di acacia è un eccellente dolcificante, quindi ben si presta a sostituire lo zucchero nelle bevande, di cui non altera il sapore grazie al suo gusto delicato, quasi vanigliato, che non sovrasta i sapori.
E’ anche indicato per accompagnare formaggi, in particolare quelli erborinati come il gorgonzola, ma anche il pecorino stagionato, sardo o romano, e il provolone.
Infine, accompagna benissimo la frutta fresca di stagione.
MIELE DI CASTAGNO
Il mio miele di castagno deriva dai castagneti dei boschi della Valle Orba, è di colore scuro, con tonalità che vanno dall’ambra scuro al nero. Questo miele, avendo un contenuto maggiore di fruttosio piuttosto che di glucosio, tende a rimanere liquido con una cristallizzazione ritardata; il suo aroma è forte e intenso, mentre il sapore non è esattamente dolce.
Ha infatti un gusto particolare, gradevolmente amarognolo, con un retrogusto leggermente amaro e persistente che lascia la bocca asciutta. Per merito del suo profumo forte e penetrante, con una piacevole nota tannica, incontra il gusto di molti estimatori.
USO E ABBINAMENTI IN CUCINA
Per il suo gusto particolare, il miele di castagno è ritenuto poco adatto come dolcificante, mentre si accompagna perfettamente ai formaggi, meglio se non eccessivamente piccanti.
E’ ritenuto ottimo per i formaggi di capra e misto di capra come la nostra Robiola di Roccaverano, o anche vaccini, quali ad esempio il Raschera, il Puzzone di Moena, il Caprino Ossolano, ma anche altri tipi quali il Caciocavallo, il Parmigiano Reggiano e la Caciotta.
E’ anche indicato in alcune ricette per aromatizzare piatti a base di carne, come gli arrosti.
MIELE DI MILLEFIORI
Il miele di Millefiori è ricavato dal polline di fiori diversi e dalla melata di più piante. Ha un gusto dolce e gradevole, può essere di colore biondo o rossiccio, denso di sfumature che variano a seconda della stagione e della zona di produzione. Di conseguenza ha un aroma forte e gradevole che può variare da un anno all’altro.
USO E ABBINAMENTI IN CUCINA
Questo tipo di miele è ideale sul pane e sulle fette biscottate per la prima colazione o come dolcificante per bevande sia cale che fredde.
Il Millefiori è un ottimo miele da tavola, si ritiene particolarmente adatto per la preparazione di dolci casalinghi.
Si può degustare, per contrasto, con formaggi stagionati o semi piccanti.
MIELE DI MELATA
Il miele di melata ha una particolare importanza dal punto di vista curativo.
Una delle sue peculiarità è data dal fatto di non essere prodotta dalle api a partire dai fiori, ma da una sostanza, la melata appunto, prodotta dal altri insetti e presente soltanto su alcune piante come tiglio, abete, acero e roverella.
Il sapore del miele di melata è tendente all’amarognolo e il suo colorito ambrato è più scuro di altre qualità. Questo miele non cristallizza come altre varietà ed è molto ricco di sostanze nutrienti.
USO E ABBINAMENTI IN CUCINA
Il miele di melata con il suo gusto dolce e amaro allo stesso tempo è meno stucchevole dei mieli di nettare.
In cucina si abbina perfettamente con formaggi come: pecorino di montagna, Gorgonzola e Castelmagno.