L’impollinazione è la fase essenziale per la natura, quella che permette la riproduzione della maggior parte delle piante e dei fiori e che ci regala anche lo squisito miele in tutte le sue varietà.
E’ importante comprendere questo delicato processo, e adoperarci per fare in modo che continui ad avvenire, rispettando l’ambiente e gli animali che danno il loro contributo.
L’impollinazione consiste nell’incontro del polline con lo stigma appartenente alla stessa specie di pianta; dall’atto fecondativo conseguente nasce il seme.
In natura esistono due tipi di impollinazione:
– l’autoimpollinazione o impollinazione diretta = autogamia (grano, orzo, avena, fagiolo, pisello);
– l’impollinazione incrociata (più diffusa): il polline di una pianta è trasportato sullo stigma di un fiore di una pianta della stessa specie, con il risultato di un maggior rimescolamento genetico.
Nell’impollinazione incrociata esistono dei veri e propri vettori dell’impollinazione:
– Vento = Impollinazione anemofila (graminacee, palme, quercia, faggio) per le piante che presentano abbondante polline… peccato per le allergie!
– Acqua = Impollinazione idrofila;
– Uccelli = Impollinazione ornitofila;
– Pipistrelli = Impollinazione chiroterofila del baobab
– Insetti = Impollinazione entomofila grazie agli insetti bottinatori (Ditteri, Lepidotteri Crepuscolari, Sfingidi, Imenotteri) di cui l’ape è il più importante: le api operaie sono un esempio sorprendente di imenotteri specializzati nella raccolta di polline e nettare.